Acqui Terme è uno dei centri più importanti dell’Alto Monferrato alessandrino, una città a misura d’uomo, circondata da splendide colline che anticipano l’Appennino Ligure, che profuma di storia e… Di acque termali. Ecco tutto su Acqui Terme, cosa vedere in un giorno e nei dintorni.
Acqui Terme, città “calda” dell’Alto Monferrato
Acqui Terme è una cittadina di circa 20.000 abitanti, che sorge nella valle del fiume Bormida, nel Basso Piemonte, in provincia di Alessandria. La città si trova in quella porzione di territorio denominata Alto Monferrato, distante circa 20 km da altri importanti centri della regione, quali Nizza Monferrato e Ovada.
La città è stata fondata dai Romani, attorno alle fonti termali, nel secondo secolo a.C.. Alla sua fondazione le venne assegnato il nome di Aquae Statiellae, in onore della tribù che già occupava la porzione di territorio, ovvero i Liguri Statielli.
Successivamente il nome subì alcune mutazioni: la cittadina divenne dapprima Aquis, in volgare diventò Acqui al quale, solo nel 1956, venne aggiunta la denominazione Terme.
Il Castello dei Paleologi: il Museo Archeologico di Acqui Terme
Tutta la storia della città è raccolta nel Castello di Acqui Terme, o Castello dei Paleologi.
La fortezza è stata eretta a scopo difensivo e la sua funzione è rimasta tale fino al XVIII secolo, quando passò nelle mani dei Savoia che lo adibirono a carcere. Della struttura originaria del castello non esiste più nulla, quello che si può vedere oggi, infatti, è frutto della ricostruzione iniziata nel 1663 e degli ultimi interventi avviati nel 1860.
Le mura del castello oggi ospitano il Museo Archeologico di Acqui Terme, tre sezioni per sei sale in cui viene ripercorsa l’evoluzione della città, dalla preistoria, al medioevo, passando per la storia dei Liguri Statielli e la trasformazione romana.
Acqui terme da visitare con un viaggio nel tempo grazie all’Acquedotto Romano
Il legame che Acqui ha con l’acqua è testimoniato da questa imponente opera architettonica, nata per portare in città le acque del Lagoscuro, sito nel comune di Cartosio.
Certo, gli scopi termali dell’Acquedotto Romano sono indiscussi e non si tratta dell’unica opera legata a questa finalità: un altro esempio è costituito, infatti, dai resti della piscina romana di Corso Bagni.
L’Acquedotto Romano di Acqui, in origine, era lungo ben 13 chilometri che correvano, per gran parte, nei sotterranei della città. Dei circa quaranta piloni con cui l’acquedotto entrava nell’abitato, dopo aver percorso la Valle dell’Erro, la Regione Marchiolli , e la Sponda sinistra del Bormida, oggi ne sono rimasti 15, affiancati da 4 arcate a sesto ribassato, che sostenevano il condotto idrico.
I resti dell’Acquedotto Romano di Acqui sono tra quelli meglio conservati nella loro categoria, in tutto il Nord Italia e per questo vale la pena di far loro visita!
Acqui terme da vedere e toccare: le calde fonti di Acqui Terme
Acqui Terme è famosa anche per le sue fontane. Una più antica e singolare, che simboleggia lo strettissimo legame tra la città e le acque termali; la seconda, decisamente più recente, ha una rilevanza storica di molto inferiore, ma al contempo un forte impatto scenografico.
La caldissima fonte di Acqui Terme: la Bollente
La Bollente si trova nell’omonima piazza, nel centro cittadino, a pochi passi dalla Piazza del Duomo, la cattedrale di Santa Maria Assunta.
È un’edicola marmorea con pianta ottagonale, realizzata dall’architetto Giovanni Ceruti nel 1879, ma la fonte è ben nota già dall’epoca romana.
Il nome che porta non è affatto casuale: dalla fontana sgorga l’acqua termale di Acqui, un’acqua sulfureo-salso-bromo-iodica a 75°C!
Leggenda narra che gli acquesi neonati venissero portati alla bollente e immersi nella sua caldissima acqua. I bambini sopravvissuti a questo “battesimo del fuoco” si guadagnavano l’appellativo di sgaientò, termine dialettale per scottato.
La Fontana delle Ninfee
La Fontana delle Ninfee è molto più giovane. Realizzata tra la fine degli anni ’90 e il 2000, si presenta con una lunga scalinata di marmo composta da una sequenza di vasche che, zampillando acqua, alla sommità di Corso Viganò, si susseguono fino a raggiungere Piazza Italia più in basso.
Cosa fare ad Acqui Terme tra benessere e gusto
Cos’è il piacere se non quello donato da attimi di relax e di coccole gustative? Anche in questo senso, Acqui Terme non delude!
Grand Hotel Terme di Acqui
Da sempre la Città di Acqui Terme è collegata a giornate e a settimane di benessere termale. Il Grand Hotel Nuove Terme di Acqui, per anni, è stato il punto di riferimento per accedere a cure termali e al centro benessere termale, in un contesto di comfort ed eleganza.
Al momento in cui scriviamo, purtroppo, il Grand Hotel ed il relativo centro termale risultano chiusi, ma speriamo possano tornare al più presto a donare benessere e relax.
I gusti tipici di Acqui Terme
L’intero Monferrato è una carrellata di sapori e gusti tipici e Acqui Terme non fa certo eccezione! Il Brachetto d’Acqui è il dolce vino che meglio racconta questo territorio, fatto di cultura vitivinicola e di colline baciate dal sole.
Parlando di pietanze, la scelta è ardua, ma si può menzionare un prodotto tipico su tutti, che non può non essere assaggiato prima di lasciare Acqui Terme: gli Acquesini, i ravioli tipici, anche detti “I Gob”..
Acqui Terme e dintorni: cosa visitare se si ha più tempo
Acqui Terme è una bellissima cittadina Piemontese che merita una certa attenzione. Il modo migliore per scoprirla e conoscerla è fermarsi a dormire, in modo da poterla visitare con i giusti tempi e, magari, dedicando anche una giornata all’esplorazione delle alte colline e dei borghi che la circondano.
Un suggerimento per un escursione ad Acqui Terme? Lo trovate qui: