Oltre ai Barbera e ai Grignolino, che fanno la parte del leone, il Monferrato vanta una grande produzione di Dolcetto, Moscato, con discrete rappresentanze di Nebbiolo, ma non è tutto…

Terra di Barbera e Grignolino, il Monferrato richiederebbe un soggiorno di almeno un mese (e un fegato da competizione!) se si accettasse la sfida di assaggiare tutti i vini del suo territorio.

L’unico modo per tornare a casa conservando un ricordo autentico dei vini del Monferrato è quello di seguire un percorso in cui i vini scelti siano selezionati in base alla loro tipicità, unicità e particolarità.

Molti vini del territorio, infatti, sono insoliti e poco conosciuti, si esprimono in aree di piccole dimensioni e sono spesso legati a personalità carismatiche e a lunghe tradizioni contadine e culturali.

Il vino del Monferrato: la bussola di un viaggio

Vi proponiamo un percorso di degustazione che non potrete fare restando seduti a tavola, perché alcuni vini non si abbinano solo a un menu gastronomico, ma si legano anche a un territorio, a un produttore, a un vitigno autoctono o a un simbolo. Tutte cose che dovrete andare a conoscere nei luoghi di cui sono l’espressione.

Non volendo sottovalutare l’importanza dell’abbinamento vino-cibo, vi suggeriamo un’idea di accostamento con un prodotto del territorio.

Allacciate la cintura dell’auto, scaldate le papille gustative e spalancate il magazzino della memoria: ciò che passerà attraverso i vostri sensi verrà stoccato tra i vostri migliori ricordi del Monferrato!

Calosso DOC

Il Calosso si distingue per la gioventù della DOC, che gli è stata riconosciuta solo nel 2011, ma anche per una forte identificazione con un piccolissimo territorio e, ancora, per la rarità del vitigno con cui viene prodotto: il Gamba di Pernice, presente nel vino in una percentuale che non deve essere inferiore al 90%.

Con sole 30.000 bottiglie prodotte ogni anno, il Calosso è inconfondibile in tutte le sue versioni, grazie alla grande struttura e al sentore tipico di rotundone.

Il Territorio del Calosso

Solo tre piccoli comuni hanno l’esclusiva della produzione di questo vino: sono Calosso, Costigliole d’Asti e Castagnole delle Lanze.

Calosso panorama e vini

Da non perdere

  • La Fiera del Rapulè (terza settimana di Ottobre)
  • Castello di Calosso

Degustare il Calosso

Vitigno principale: Gamba di Pernice

Tipologia: Rosso

Abbinamenti:

  • Un piatto di Cinghiale per la versione Riserva
  • Un dolce di castagne e amaretti per la versione Passarà

Dove degustarlo:

  • Tenuta dei Fiori
  • Azienda Agricola La Canova
  • Azienda Vitivinicola Bussi Piero

Albugnano DOC

Si tratta di una bella rappresentazione del Nebbiolo in territorio monferrino. L’Albugnano, infatti, può essere prodotto con un 85% minimo di uve Nebbiolo, accompagnate da Freisa, Barbera e/o Bonarda.

Con i suoi 550 metri sul livello del mare, Albugnano è una delle punte più alte di tutto il Monferrato e va scoperto non solo per il suo vino tipico, ma anche per le tante bellezze che lo circondano.

Il Territorio dell’Albugnano

La zona di produzione dell’Albugnano vede l’omonimo comune come protagonista. La produzione è possibile anche nei vicini comuni di Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito e Pino d’Asti.

Basilica di Don Bosco

Da non perdere

Degustare l’Albugnano

Vitigno principale: Nebbiolo

Tipologia: Rosso

Abbinamento:

Blu di Capra del Monferrato

Dove degustarlo:

  • Cantina Terre dei Santi
  • Cantina Orietta Perotto

Gabiano DOC

Se si parla di vini legati a territori di piccole dimensioni, il Gabiano non può mancare, prodotto com’è in un piccolissimo ambito territoriale.

La buona acidità di questo vino è data dalla presenza delle uve Barbera, che devono essere presenti per almeno il 90%, a cui si aggiunge un 5-10% di uve Freisa e/o Grignolino.

Da non perdere è la versione Riserva, affinata per ben 26 mesi, che regala bei riflessi granati e profumi terziari.

Il Territorio del Gabiano

Il Gabiano viene prodotto esclusivamente nei territori collinari di Gabiano e Moncestino.

Gabiano castello

Da non perdere

  • Big Bench Odalengo Grande
  • Big Chair di Gabiano

Degustare il Gabiano

Vitigno principale: Barbera

Tipologia: Rosso

Abbinamento:

Stinco di Maiale arrosto

Dove degustarlo:

Castello di Gabiano

Rubino di Cantavenna DOC

Se il Gabiano si distingue per le dimensioni ridotte del territorio in cui è prodotto, il Rubino di Cantavenna, va annoverato tra i vini meno conosciuti del Monferrato.

Si tratta di un vino non molto strutturato e ottenuto da una prevalenza di uve Barbera, a cui viene aggiunto Grignolino e/o Freisa in ragione del 25% massimo.

Il motivo del suo nome si può facilmente intuire: trattandosi di un vino che va consumato giovane, il suo colore si mantiene sempre di un bel rosso rubino, mentre Cantavenna è una delle frazioni del Comune di Gabiano in cui il vino viene prodotto.

Il Territorio del Rubino

Il Rubino viene prodotto nell’intero Comune di Gabiano e nel territorio di Castel San Pietro Monferrato (oggi parte del comune di Camino).

fetta di salame su pane

Da non perdere

  • Belvedere di Cantavenna

Degustare il Rubino di Cantavenna

Vitigno principale: Barbera 75%, Freisa o Grignolino 25%

Tipologia: Rosso

Abbinamenti:

  • Un panino con Salame Cotto di Moncalvo
  • Un piatto di salumi assortiti del Monferrato

Dove degustarlo:

Cantina del Rubino

Loazzolo DOC

Il primato del Loazzolo? La sua vellutata dolcezza! Non potrebbe essere diverso, d’altronde, per un vino ottenuto al 100% da uve Moscato Bianco sottoposte a vendemmia tardiva e appassimento nei fruttai.

Un colore dorato, che anticipa i sentori di miele e frutta appassita, lascia presagire una degustazione ricca di emozioni.

Il Territorio del Loazzolo

Solamente nel Comune di Loazzolo è possibile produrre questo vino. Un territorio posto a 400 mt sul livello del mare, dove le vigne sono ben esposte, ventilate e possono godere di una freschezza notturna decisiva per la sovramaturazione degli acini.

amaretti e Loazzolo

Da non perdere

  • Oasi affiliata WWF Forteto della Luja

Degustare il Loazzolo

Vitigno principale: Moscato Bianco

Tipologia: Bianco

Abbinamenti:

  • Una crostata di pesche Elberta del Monferrato
  • Robiola piccante caprina di Loazzolo
  • Amaretti di Mombaruzzo

Dove degustarlo:

  • Forteto della Luja
  • Azienda Isabella della Croce

Moscato di Strevi

Strevi è una sottozona della D.O.C.G. Asti.

Il Vino Moscato di questo territorio è prodotto in purezza con uve Moscato Bianco e dona sensazioni uniche, di grande dolcezza e aromaticità a chiunque lo degusti.

Il Territorio del Moscato di Strevi

Strevi è un comune in provincia di Alessandria che, per la sua eccellente e tipica vocazione alla produzione di Moscato Bianco, pur rientrando nella più grande DOCG Asti, conserva una decisa identità.

moscato bianco di Strevi

Da non perdere

  • La Panchina Gigante di Strevi
  • Cappelletta di Pineto

Degustare il Moscato di Strevi

Vitigno principale: Moscato Bianco di Strevi

Tipologia: Bianco

Abbinamento:

  • Una coppa di Zabaione con granella di Amaretti di Strevi

Dove degustarlo:

  • Tenuta Marenco
  • Banfi Piemonte

Malvasia di Casorzo DOC

La Malvasia di Casorzo si distingue per le sue tante sfumature che riescono a rendere variegato anche un vino prodotto in un territorio piccolissimo. La Malvasia di Casorzo, infatti, si può trovare come vino fermo, spumante o passito.

I sentori di fragola, lampone e rosa sono sempre presenti in questo vino di colore rosso rubino o rosato, prodotto quasi interamente con uve Malvasia di Casorzo (è ammesso solo un 10% di altre uve rosse).

Il Territorio della Malvasia di Casorzo

Il vino Malvasia di Casorzo può essere prodotto a Casorzo, Grana, Grazzano Badoglio, Altavilla Monferrato, Olivola, Ottiglio e Vignale Monferrato.

Bialbero di Casorzo

Da non perdere

  • Il Bialbero di Casorzo
  • Panchina Arancione di Vignale Monferrato
  • Museo Storico Badogliano di Grazzano Badoglio

Degustare la Malvasia di Casorzo

Vitigno principale: Malvasia Nera di Casorzo

Tipologia: Rosso

Abbinamento:

  • Una crostata con crema pasticcera e fragole

Dove degustarlo:

  • Cantina Gaudio Bricco Mondalino
  • Tenuta Montemagno
  • Cantina di Casorzo

Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC

Un altro vino con protagonista una Malvasia, che si esprime in modo unico in un piccolo territorio.

La Malvasia di Schierano è, infatti, il vitigno principale (almeno 85%) del vino Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, che può essere arricchito con piccole percentuali di Freisa.

Un vino da bere giovane, nelle sue versioni dolce, frizzate e spumante, e che a un colore rosso o rosato associa sempre sentori di fragole e frutti di bosco freschi.

Il Territorio della Malvasia di Castelnuovo

Schierano è una piccola frazione di Passerano Marmorito. Oltre che in questo comune, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco può essere prodotta nei comuni di Albugnano, Berzano di San Pietro, Castelnuovo Don Bosco, Moncucco Torinese e Pino d’Asti.

torta di nocciole con Malvasia di Castelnuovo Don Bosco

Da non perdere

  • Casa di Don Bosco
  • Panchina Gigante Passerano Marmorito.

Degustare la Malvasia di Castelnuovo

Vitigno principale: Malvasia di Schierano

Tipologia: Rosso

Abbinamento:

  • Torta di nocciole e spuma ai frutti di bosco

Dove degustarlo:

  • Cascina Gilli
  • Azienda Vitivinicola Cagliero
  • Cantina Graglia

Ruché di Castagnole Monferrato DOC

Forse, tra i vini poco conosciuti del Monferrato, il Ruché di Castagnole Monferrato è il più… Conosciuto!

Sarà per la sua identificazione con uno dei vitigni rari del Monferrato Astigiano. O forse sarà per la tendenza, molto in voga attualmente, di abbinarlo alla cucina esotica orientale, per via delle sue note speziate.

Una buona struttura, una bella morbidezza, accanto alla discreta freschezza e alla media tannicità ne fanno un vino equilibrato, di cui non sarà difficile conservare il ricordo molto a lungo.

Il Territorio del Ruché di Castagnole

Il Ruché di Castagnole Monferrato non si produce solo nell’omonimo comune. È, infatti, consentito produrlo anche nei comuni di Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi.

Castagnolo monferrato panorama

Da non perdere

  • Museo del Vino Luca Ferraris
  • Big Bench di Castagnole Monferrato
  • Castello di Montemagno

Degustare il Ruché di Castagnole

Vitigno principale: Ruché

Tipologia: Rosso

Abbinamento:

  • Una Galantina di pollo ben speziata

Dove degustarlo:

  • Montalbera
  • Agricola Ferraris
Di Francesca Rolle

Vendo vini, assaggio vini e racconto vini….a volte anche ai miei figli come fiaba della Buonanotte!
Sono sommelier AIS da qualche anno ma amo il vino fin dal primo assaggio e non solo per il suo sapore ma per il gusto della scoperta che accende in me.
La cosa che mi appassiona di più è scoprire la storia, fatta di luoghi e di uomini, che ogni vino racconta. | Visita sito