È il più monferrino di tutti i vini del Monferrato: entra e scopri caratteristiche, storia, abbinamenti e zone di produzione del Grignolino del Monferrato

“Qualcosa da bere”, in Monferrato, vuol dire solo una cosa: un bel calice di vino rosso. Uno dei più caratteristici è il Grignolino, un vino tipico dell’astigiano e del Monferrato particolarmente ricco di profumi.

Fuori dai confini del Piemonte non tutti conoscono questo particolare vino. Iniziamo quindi dalle basi: esiste il Grignolino d’Asti, un vino DOC prodotto soltanto in provincia di Asti appunto, e il Grignolino del Monferrato Casalese, una DOC prodotta invece in provincia di Alessandria.

Di fatto, le differenze tra essi sono minime, mentre entrambi si distinguono in modo netto dagli altri vini rossi tipici del Monferrato: il Grignolino è un vino fresco, delicato, dalle note fruttate e dal caratteristico colore rubino poco carico.

Nel bicchiere si riconosce per la sua trasparenza, maggiore rispetto a quella di altri rossi del territorio (come la barbera, ad esempio).

vino rosso piemonte
La caratteristica trasparenza del Grignolino

Caratteristiche organolettiche: sapori e profumi del grignolino d’Asti

Il colore rosso rubino del Grignolino d’Asti, che può talvolta virare al granata un po’ più carico in alcune produzioni, è preludio a note di frutti di bosco, intensamente floreali, lievemente speziate e con un tenue finale amarognolo.

Sommelier affermano che nel Grignolino si sentono anche note di mora, talvolta di ciliegia o fragola, pepe bianco e chiodi di garofano.

È un vino che va consumato dopo una breve stagionatura (uno o due anni sono il tempo ideale). La gradazione minima richiesta dal disciplinare è del 10,50%.

Grignolino d’Asti: i nostri abbinamenti consigliati

Iniziamo con una precisazione: nonostante le leggere differenze che li separano, il Grignolino d’Asti è un vino da pasto esattamente come il Grignolino del Monferrato Casalese.

calice vino rosso e pollo spiedo
Un buon grignolino si sposa benissimo con le carni bianche

Però, se volete gustare il Grignolino al meglio, ecco alcuni consigli. Grignolino d’Asti DOC e Grignolino del Monferrato Casalese possono accompagnare salumi del territorio, come la Muletta, o formaggi piemontesi poco stagionati. Un incontro tra i più classici è quello con gli agnolotti, oppure con piatti che, in generale, non abbiano un sapore troppo forte, che potrebbe offuscarne le note aromatiche: carni bianche, funghi, pesce o primi piatti sono ideali.

Oppure, con una pizza… Perché suvvia, la pizza è sempre una buona idea

Grignolino d’Asti: i nostri consigli

“Le Nocche” di Vinchio-Vaglio Serra è un Grignolino d’Asti D.O.C., un vino che nonostante il suo colore molto chiaro si presenta ben strutturato e decisamente tannico.

Nel bicchiere si mostra con un color rubino tenue e un profumo delicato e floreale. In bocca il sapore è asciutto, leggermente tannico e con una lieve nota amarognola.

  • Denominazione: Grignolino D’Asti DOC
  • Origine: Piemonte
  • Vitigno: Grignolino 100%
  • Affinamento: acciaio inox
  • Abbinamenti: Antipasti di salumi, Minestre, Bollito e fritto misto
  • Grado alcolico: 13%
  • Temperatura di servizio: 18°C

 

Limonte della cantina Braida è un Grignolino d’Asti D.O.C., frutto di un vigneto coltivato su un terreno ricco di argilla e limo, da cui il nome.

È un vino di un brillante rosso granato, che regala all’olfatto profumi floreali, di frutta e fieno. È un vino fresco ed equilibrato, la cui fine tannicità iniziale si fa più importante in seguito.

  • Denominazione: Grignolino D’Asti DOC
  • Origine: Piemonte
  • Vitigno: Grignolino 100%
  • Affinamento: acciaio inox
  • Abbinamenti: Minestre, Antipasti, Pesce
  • Grado alcolico: 13%
  • Temperatura di servizio: 17 – 18°C

Grignolino d’Asti: i produttori

Il disciplinare del Grignolino d’Asti delimita in modo molto chiaro la zona di produzione, pertanto se volete gustare un bicchiere di questo rosso beverino potete fare acquisti nei seguenti Comuni:

  • Agliano
  • Antignano
  • Asti
  • Azzano
  • Belveglio
  • Calliano
  • Casorzo
  • Castagnole Lanze
  • Castagnole Monferrato
  • Castell’Alfero
  • Castello d’Annone
  • Castelnuovo Calcea
  • Cerro Tanaro
  • Castiglione
  • Costigliole
  • Grana
  • Grazzano
  • Isola
  • Moncalvo
  • Montaldo Scarampi
  • Montemagno
  • Mombercelli
  • Montegrosso
  • Mongardino
  • Penango Portacomaro
  • Refrancore
  • Revigliasco
  • Rocca d’Arazzo
  • Rocchetta Tanaro
  • Scurzolengo
  • Tonco
  • Viarigi
  • Vigliano
  • Vinchio.

Grignolino d’Asti: i prezzi

È difficile dare indicazioni di prezzo tout court: come per ogni vino, il prezzo può variare molto da cantina a cantina e non sempre è direttamente proporzionale alla qualità del prodotto.

Esplorare le produzioni delle piccole cantine e dei marchi meno noti può rivelare gustosissime soprese. Il Grignolino d’Asti DOC può essere indicato come un ottimo vino dal prezzo contenuto: solitamente il prezzo allo scaffale va dai 4.50€ ai 15€ – 16€.

calice di vino rosso
Grignolino, il più tipico dei vini del Monferrato

Grignolino del Monferrato Casalese

La DOC del Grignolino del Monferrato Casalese è stata ufficialmente riconosciuta nel 1974, soltanto un anno più tardi rispetto a quella del Grignolino d’Asti. A differenza di quest’ultimo che deriva da coltivazioni di suoli in parte sabbiosi, il Grignolino del Monferrato Casalese predilige la composizione calcarea-marnosa, l’elemento chiave degli infernot, le caratteristiche cantine di questa zona.

Rispetto alla sua controparte astigiana, il Grignolino del Monferrato Casalese è più tannico, strutturato e maggiormente predisposto all’evoluzione.

Non è un caso infatti, che negli ultimi anni stia tornando in auge l’antica tradizione di invecchiare a lungo il Grignolino del Monferrato Casalese, facendolo mutare in quello che oggi è conosciuto come Monferace.

Grignolino del Monferrato Casalese: i nostri consigli

Un paio di suggerimenti di Grignolino del Monferrato Casalese provenienti dal cuore della zona di produzione sono quello dell’affascinante Castello di Uviglie

Grignolino del Monferrato Casalese DOC “San Bastiano” 2018 – Castello di Uviglie – Cassa da 3 bottiglie

e il Grignolino del Monferrato Casalese “.G” di Vicara, premiato con la medaglia d’argento da Decanter World Wine Award 2020, entrambi di Rosignano Monferrato. Un vino leggermente tannico, secco e fresco, dal bouquet floreale e leggermente fruttato e caratterizzato da un’ottima acidità.

  • Denominazione: Grignolino Del Monferrato Casalese DOC
  • Origine: Piemonte
  • Vitigno: Grignolino 100%
  • Affinamento: acciaio inox
  • Abbinamenti: Vino per tutte le occasioni
  • Grado alcolico: 13,5%
  • Temperatura di servizio: 14-16°C

 

Grignolino del Monferrato Casalese: i produttori

  • Alessandria
  • Alfiano Natta
  • Altavilla Monferrato
  • Camagna Monferrato
  • Camino
  • Casale Monferrato
  • Castelletto Merli
  • Cella Monte
  • Cereseto
  • Cerrina Monferrato
  • Coniolo
  • Conzano
  • Lu e Cuccaro Monferrato
  • Frassinello Monferrato
  • Gabiano
  • Mombello Monferrato
  • Moncestino
  • Murisengo
  • Odalengo Grande
  • Odalengo Piccolo
  • Olivola
  • Ottiglio
  • Ozzano Monferrato
  • Pontestura
  • Ponzano Monferrato
  • Rosignano Monferrato
  • Sala Monferrato
  • San Giorgio Monferrato
  • Serralunga di Crea
  • Solonghello
  • Terruggia
  • Treville
  • Vignale Monferrato
  • Villadeati
  • Villamiroglio.

Grignolino del Monferrato Casalese: i prezzi

Il prezzo medio di acquisto di una bottiglia di Grignolino del Monferrato Casalese è del tutto paragonabile a quello del Grignolino d’Asti, variabile a seconda del produttore e dell’annata.

Il vitigno e un po’ di storia

Il Grignolino è un vitigno coltivato oggi nei territori di Asti e di Alessandria, dai quali nascono appunto il vino Grignolino d’Asti e il Grignolino del Monferrato Casalese.

Anticamente veniva coltivato anche in Lombardia e Veneto, ma la sua sensibilità a malattie della vite ha portato alla riduzione del territorio di coltivazione nel corso dei secoli. ll Grignolino, oggi, è un vino che si può quindi produrre solo in determinate aree del Piemonte.

Le prime notizie del grignolino risalgono alla fine del Settecento, ma pare che già allora fosse conosciuto da molto tempo e che nel Cinquecento questo vitigno venisse utilizzato, insieme ad altre varietà, per produrre quei vini genericamente definiti “Chiaretti”.

Il nome Grignolino deriva da una caratteristica tipica di questa varietà d’uva: in piemontese le “grignole” indicano i vinaccioli, ovvero i semi contenuti negli acini, presenti in abbondanza negli acini dell’uva grignolino.

Il disciplinare del Grignolino d’Asti DOC, istituito nel 1973, stabilisce che il vino debba essere prodotto utilizzando almeno per il 90% l’omonimo vitigno e un massimo del 10% di freisa.

Di Martina Pugno

In perenne viaggio tra Cremona e il Monferrato, amo godermi tutto il bello delle colline in cui sono nata. Se vuoi sapere di più su come trascorro il mio tempo in Monferrato leggi i miei post: troverai spunti utili. Se, invece, vuoi sapere cosa faccio quando non girovago tra un sentiero e l’altro, lo puoi scoprire qui --> | Visita sito