Eh, sì, la vita è un continuo susseguirsi di domande, interrogativi che tutti ci poniamo quotidianamente. Chi siamo? Da dove veniamo? Qual è il nostro scopo? Oppure ancora: perché in Monferrato e in tutto il Piemonte le acciughe, un pesce di mare, sono così importanti e presenti nella cucina locale anche se qui del mare non c’è la minima traccia?!

Il tema è molto importante e delicato per i monferrini, guai a toccar loro le acciughe!
Esattamente come succede quando si parla dell’origine dei Krumiri di Casale Monferrato, anche il come e quando le acciughe dalla Liguria abbiano cominciato a varcare le montagne, per finire dritte dritte nelle ricette delle pietanze che ancora oggi riempiono i piatti piemontesi, è fonte di discordia e terreno fertile per la nascita di miti e leggende.

Storia delle acciughe in Piemonte e Monferrato

Così, tra racconti delle nonne, fiabe per bambini e leggende sulla nascita del Monferrato, si può scovare anche la spiegazione più logica e veritiera del come le acciughe si siano così largamente diffuse nel Monferrato e in tutto il Piemonte, ormai da secoli.

acciughe cucina piemonte

Qualche centinaio di anni fa il sale, elemento fondamentale per la conservazione del cibo, che arrivava in Piemonte dalle saline della vicina Provenza, diventò un prodotto molto caro a causa degli ingenti dazi a cui era sottoposto. Bisognava trovare un modo per riuscire a procurarsi il sale senza però dover ogni volta riversare il proprio denaro nelle mani dei doganieri.

I commercianti si fecero furbi: cominciarono ad acquistare acciughe dalla Liguria, che costavano molto poco, e con esse ricoprivano il sale nelle botti celandolo alla vista dei doganieri e diventando a tutti gli effetti contrabbandieri.
A quanto pare questo pesce era oltretutto molto apprezzato in Piemonte, i commercianti si resero conto che anche il mercato delle acciughe era diventato particolarmente redditizio. Nacquero così i primi acciugai e furono gettate le basi per la nascita di una nuova tradizione culinaria.

Ricette piemontesi a base di acciughe

Una volta arrivate, le acciughe non si sono più allontanate dai fornelli e dai piatti piemontesi, tanto che ancora oggi sono un ingrediente fondamentale per alcune ricette tipiche.
Alcune di queste preparazioni sono diventate col tempo fortemente rappresentative del Monferrato e, più in generale, del Piemonte, e si sono create una grande fama anche al di là dei confini regionali. Eccone alcune.

Bagnetto verde

Il bagnetto verde è, come dice il nome, una salsa verde a base di prezzemolo, aglio e acciughe, tradizionalmente servita per accompagnare il classico bollito misto alla piemontese e le carni bollite in generale (in trio con il bagnetto rosso e la salsa al cren) o la lingua di vitello. Scopri storia, curiosità e ricetta del bagnetto verde.

Acciughe al verde

Le acciughe al verde sono uno degli antipasti più diffusi e ricorrenti nei menù delle cucine del Monferrato. Si tratta di un piatto molto semplice, con acciughe accompagnate dal classico bagnetto verde di cui sopra a cui, in alcuni casi, viene aggiunto del peperoncino.

acciughe verde

Vitello tonnato

Ormai diffuso praticamente in tutta Italia, il vitello tonnato è un altro dei piatti tipici del Monferrato e del Piemonte tutto, le acciughe sono uno degli ingredienti con i quali si prepara la salsa che accompagna la fettine di carne di vitello. Chiunque sia solito cimentarsi in cucina ha creato una sua personale variante della salsa tonnata, ma le acciughe difficilmente vengono escluse.

Bagna Cauda: la più importante delle ricette a base di acciughe

La bagna cauda è probabilmente la specialità piemontese e monferrina più rinomata al di fuori dei confini regionali, una salsa da consumare calda, tradizionalmente usata come intingolo per verdure, soprattutto autunnali e invernali, in cui gli ingredienti principali sono le acciughe e l’aglio.

Non resta che impugnare la forchetta, buon appetito!

Di Daniele Farina

Cremonese doc, sono stato per undici anni disegnatore elettronico, poi la voglia di fare delle mie passioni un lavoro mi ha portato a gestire una formaggeria-salumeria. Tra camembert e culatelli, forme di grana e prosciutti, nel cuore ho sempre riservato un posto per la musica, la birra e la montagna. Da quando ho incontrato Martina, un po’ di quello spazio se l’è preso il Monferrato. | Visita sito