Da Vinchio, al confine con la Riserva Naturalistica della Val Sarmassa, ha inizio il sentiero dei Nidi di Vinchio-Vaglio Serra, un percorso adatto a tutti, grandi e piccoli, che non manca di stupire i visitatori.

Il sentiero dei Nidi di Vinchio e Vaglio Serra è uno di quei tanti luoghi particolari che rendono oltremodo speciali le colline del Monferrato. Il suo nome ricorda molto da vicino il titolo di un romanzo di Italo Calvino, “Il sentiero dei nidi di ragno”, ma è di un altro scrittore lo spirito che permea questo suggestivo luogo: Davide Lajolo.

percorso dei nidi di vinchio vaglio monferrato
©foto di Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio

Un percorso artistico–naturalistico nel cuore della zona del Nizza Docg

Il percorso naturalistico dei Nidi ha inizio a Vinchio, dal cortile della Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio, e prosegue inoltrandosi in un bosco rimasto a lungo abbandonato e in seguito riqualificato, ripristinando l’antico sentiero che lo attraversava.

Lungo il tragitto sono stati installati fontane, tavoli e, ovviamente i nidi: delle strutture a forma di nido, appunto, costruite con rami di salice intrecciati, che proteggono i tavoli da picnic per permettere ai visitatori di fermarsi e godersi la natura che li avvolge tutt’attorno. 

Il sentiero si congiunge con i percorsi della confinante Riserva naturale della Val Sarmassa e con quello che porta alla Big Bench di Vinchio, una delle panchine giganti del Big Bench Project.

big bench di vinchio monferrato
©foto di Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio

La storia dei Nidi di Vinchio e Vaglio Serra

Vinchio e Vaglio Serra sono due comuni del Monferrato Astigiano situati a una manciata di chilometri da Nizza Monferrato. La produzione vinicola, in particolare della Barbera nelle sue diverse interpretazioni, è un aspetto importantissimo nella storia – e dell’anima – dei due paesi, fortemente rappresentato (anche) dalla Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio.

Fondata nel 1959, la Cantina ha voluto festeggiare i suoi primi 60 anni di attività rendendo omaggio al territorio. Per farlo ha ideato, e contribuito alla sua progettazione e realizzazione, il percorso artistico-naturalistico dei Nidi: un sentiero immerso nel territorio d’origine della Barbera d’Asti, dedicato alla cultura del vino e al poeta Davide Lajolo, nativo di Vinchio, che del suo paese scriveva:

D’inverno il mio è il paese del fango, come in primavera è il paese dei peschi e dei ciliegi in fiore, d’estate è il paese delle lucertole e delle lepri, d’autunno il paese dell’uva, delle vendemmie nere della barbera.

nidi di vinchio vaglio monferrato
©foto di Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio

I nidi sono il simbolo che la Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio ha scelto per trasmettere il desiderio di tutelare questo angolo di Monferrato e le sue tradizioni. Non a caso il nido è proprio il termine che lo scrittore era solito utilizzare per riferirsi al suo paese natale:

“Vinchio è il mio nido, ci sono nato nel tempo del grano biondo. Quando ritorno qui sono felice, mi libero di tutto. Questa mia terra è come una donna che mi piace tanto, che sento mia e che nessuno può portarmi via.”

Riserva Naturale Speciale della Val Sarmassa: casa di Flora, Fauna e… Ru

Percorrendo il Sentiero dei Nidi e inoltrandosi nel bosco si entra nella Riserva Naturale Speciale della Val Sarmassa, un’area di 230 ettari – tra i Comuni di Vinchio, Vaglio Serra e Incisa Scapaccino – di vigneti storici e boschi, regno di ricchissime flora e fauna, dove è possibile incontrare scoiattoli, lepri, tassi, volpi, ricci, cinciallegre, ghiandaie, gruccioni e molti altri abitanti del bosco.

La Riserva ha poi un altro abitante speciale: Ru, la quercia centenaria diventata monumento naturale. È stato lo scrittore Davide Lajolo a dare popolarità a questa pianta centenaria, riscoprendo una leggenda risalente al 1630. Protagonisti due giovani innamorati, Clelia e Ariosto, che cercarono rifugio dalla peste proprio salendo sulla grande quercia Ru.

val sarmassa monferrato
©foto di Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio

Nella riserva naturale si possono trovare anche moltissimi reperti paleontologici come conchiglie di molluschi, resti di mammiferi marini e altri fossili. La Riserva Naturale della Val Sarmassa è stata istituita dalla regione Piemonte nel 1993.

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Di Daniele Farina

Cremonese doc, sono stato per undici anni disegnatore elettronico, poi la voglia di fare delle mie passioni un lavoro mi ha portato a gestire una formaggeria-salumeria. Tra camembert e culatelli, forme di grana e prosciutti, nel cuore ho sempre riservato un posto per la musica, la birra e la montagna. Da quando ho incontrato Martina, un po’ di quello spazio se l’è preso il Monferrato. | Visita sito