È sufficiente mettersi in macchina e macinare qualche chilometro per incontrare, qua e là, numerosi castelli e dimore storiche, più o meno appariscenti.
Ma i castelli non sono gli unici edifici storici a caratterizzare il profilo del paesaggio monferrino: anche molte torri si stagliano nel cielo del Basso Piemonte e tengono viva l’anima antica di questo territorio.
Si tratta di torri di avvistamento erette centinaia di anni fa a scopo difensivo, che in alcuni casi sono gli ultimi resti di quelle che un tempo furono intere fortezze.

Nell’Alto Monferrato, a caccia di torri
Sebbene tutto il territorio monferrino sia costellato da torri e castelli, nell’Alto Monferrato, e in particolare nella zona più vicina al confine ligure, se ne può trovare una concentrazione notevole.
Noi ci siamo divertiti a scoprirle, una dopo l’altra, per tracciare un itinerario che porta alla scoperta di luoghi poco conosciuti ma certamente suggestivi e interessanti.
Le tappe del viaggio
L’intero itinerario è lungo circa 60 km ed è percorribile in auto, magari spendendo del tempo anche per visitare anche le peculiarità di tutti i paesi che attraversa, oppure in bicicletta.
Il punto di partenza di questo breve viaggio è Merana e, torre dopo torre, ci porterà più a nord, fino alla zona di Acqui Terme.
Tappa 1 – Merana, la Torre di San Fermo
Merana è un piccolo paese della provincia di Alessandria, all’estremità più a sud del Monferrato, distante circa 3 km dal confine ligure. Il paese conta soltanto 200 abitanti all’incirca, ma vanta un paesaggio del tutto fuori dal comune.

Il profilo dei rilievi che circondano il paese, dove macchie boschive si alternano alla roccia nuda, è caratterizzato da calanchi, formazioni naturali che si presentano come rocce con profondi solchi e con molte ramificazioni, modellati dal dilavamento sul terreno argilloso.
La prima torre del percorso è la Torre di San Fermo, posta in cima all’omonimo colle, alle spalle del borgo, in una posizione estremamente suggestiva. Da qui la vista sul paesaggio collinare è splendida.
La torre è posizionata attorno a un piccolo parco, nel quale trova il suo posto anche la Big Bench n.45, che offre una piacevole vista sui calanchi. Pochi passi più in là, alla fine della stradina, si trova invece la chiesetta di San Fermo.
Tappa 2 – Denice, una torre tra le ceramiche

La torre di Denice svetta dal centro del paese, circondata da un grazioso parco e qualcosa di più: Denice è infatti un vero e proprio museo a cielo aperto! Le vie del borgo che si articolano attorno alla torre sono decorate da una nutrita collezione di ceramiche, 63 opere d’arte di altrettanti artisti, provenienti da 8 nazioni diverse.
Su prenotazione, si possono salire i 100 gradini della scala interna alla torre che conduce fino in cima e, da qui, cogliere la vista sulla Valle Bormida.
Tappa 3 – Castelletto d’Erro, una torre nella lavanda
La terza tappa del nostro viaggio è Castelletto d’Erro, piccolo comune di 150 anime che, con i suoi 540 metri sul livello del mare, è il punto più alto dell’intero itinerario.
La torre si erge al centro del borgo, circondata dai campi di lavanda e di altre erbe officinali, che attirano ogni estate ondate di turisti a caccia di uno scatto memorabile tra i filari viola e blu.
Tappa 4 – Terzo

Da Castelletto D’Erro ci avviciniamo ad Acqui Terme e facciamo sosta a Terzo. La torre, di origine medievale, è tutto ciò che resta dell’antico castello, trasformato in dimora nel ‘700 e caduto in disuso nell’800. Nelle giornate del calendario di Castelli Aperti è possibile prenotare una visita guidata della torre di Terzo e salire in cima per approfittare della vista esclusiva su Acqui Terme e il paesaggio circostante.
Tappa 5 – Cavatore
Giunti ad Acqui Terme e arrivati nella Zona Bagni, attraversando il ponte sul Bormida, si prende la strada che sale a oltre 500 metri s.l.m. e che ci porta fino a Cavatore. Questo è un piccolo e affascinante paese medievale, con un centro abbastanza particolare per la zona, caratterizzato da vie racchiuse tra case di pietra, che gli danno l’aspetto del tipico borgo di montagna.

La torre si trova nel punto più alto del paese, circondata da un tranquillo parco, proprio sopra la suggestiva piazzetta della chiesa di San Lorenzo.
Tappa 6 – Visone
Ultima tappa del nostro itinerario è Visone, a circa 5 km da Acqui Terme. Anche in questo caso, la torre è ciò che resta dell’antico castello, del quale restano ancora le rovine. Sorge sulla Rocca di Visone, un’altura che scende a picco sul fiume Bormida.

Le particolarità che incontrerai lungo questo itinerario sono solo una piccola selezione di quante ne puoi scoprire in tutto il Monferrato.
Noi ci siamo divertiti a girovagare per cercarne sempre di nuove, e le abbiamo raccolte in Monferrato Insolito: un libro da leggere per viaggiare con l’immaginazione, o da usare come ispirazione per scegliere le proprie mete e progettare i propri itinerari.
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