Protesa verso l’anfiteatro naturale sul quale si sviluppano i suoi vigneti, la Tenuta Tenaglia, a Serralunga di Crea, è custode di vini che beneficiano di un terroir del tutto particolare.
Ci troviamo a pochi passi dal Santuario di Crea, in provincia di Alessandria, nella zona caratterizzata dalle più alte colline del Monferrato casalese.
Qui, l’insolita altitudine offre un microclima privilegiato alle uve della Tenuta e le mantiene al riparo dalle nebbie e dalle gelate invernali, che in genere investono le vallate.
La posizione della Tenuta, infatti, è così peculiare che, quando la gente del posto ne parla, è solita dire che le uve della Tenaglia maturano al di sopra delle nuvole. Nei giorni d’inverno non è raro arrivare qui e ritrovarsi catapultati in una scena onirica, come sospesi tra la nebbia e il cielo.

A modellare l’identità distintiva dei vigneti ci pensa poi la peculiare conformazione geologica del terreno di origine marina, con uno strato argilloso che ricopre strati di marne antiche, ricche di minerali: reminiscenza di un antico passato, durante il quale il territorio monferrino era sommerso dalle acque conosciute come Mare Padano.
A questi elementi, si aggiungono altri ingredienti speciali…
I sapori autentici del Monferrato: una ricerca lunga 400 anni
Quella della Tenuta è una storia che continua ormai da più di 400 anni. Tutto ebbe inizio nel 1600, quando il condottiero Giorgio Tenaglia, da Mantova, arrivò nel Monferrato per diventare Governatore di Moncalvo sotto i Gonzaga.
Dalla torre del castello di Moncalvo, Giorgio Tenaglia guardava quella collina dove avrebbe voluto costruire la sua tenuta, e così fu: qui, sui colli di Crea, e piantò i primi vigneti.

Da allora, pur passando per vari proprietari, la produzione vitivinicola della Tenuta Tenaglia è proseguita senza interruzioni fino ai giorni nostri, nel rispetto di un’autenticità che è sempre stata tutelata e ricercata.
Anche nella storia più recente della tenuta, a partire dall’inizio degli anni 2000, quando una coppia di tedeschi si innamora a prima vista di questo luogo e decide di acquistare la tenuta.
Il loro sogno è oggi mantenuto vivo dalla figlia Sabine, che conduce la tenuta con un preciso obiettivo: ricercare le migliori espressioni dei vitigni autoctoni monferrini (con qualche eccezione, come il syrah).
Al suo fianco l’enologo monferrino Roberto Imarisio, il quale ne propone una raffinata ed elegante interpretazione.

Questo è solo un piccolo accenno alla storia della Tenuta Tenaglia: il vero piacere è approfondirla ascoltandone gli aneddoti nei racconti appassionati di Sabine e del suo team, mentre si degusta un calice di vino.
I vini del Monferrato della Tenuta Tenaglia
Ma veniamo alla sostanza, ovvero ciò che fa la felicità dei tanti wine lovers che arrivano qui in visita da ogni dove: i vini.
I vigneti della tenuta si estendono, oggi, tra i Comuni di Serralunga di Crea e Ponzano, ospitando uve grignolino, barbera, timorasso, chardonnay e syrah, per una produzione che affianca, ai grandi vini rossi del Monferrato, anche bianchi e rosati.
Ecco alcuni dei fiori all’occhiello della cantina.

Grignolino del Monferrato Casalese DOC
Tra i vini prodotti dalla tenuta, impossibile non citare il Grignolino del Monferrato Casalese DOC, la cui identità è fortemente legata al territorio monferrino e la cui storia è caratterizzata da una crescente attenzione e riscoperta in tempi recenti.
Qui, nella cantina più alta del Monferrato, il Grignolino nasce dalle uve di un clone antico, da un vigneto di circa 60 anni, e si declina anche nel Monferace, un grignolino d’eccellenza dalle caratteristiche uniche.
Barbera del Monferrato e Barbera D’Asti
Un’altra particolarità contraddistingue la Tenuta Tenaglia: i suoi vigneti sono attraversati dal confine tra il Monferrato casalese e il Monferrato astigiano, permettendo così alla cantina di produrre sia la Barbera del Monferrato, sia la Barbera d’Asti.
La produzione nasce da vigne storiche, che vantano quasi 70 anni e nelle quali si esegue l’innesto esclusivamente con barbatelle delle proprie piante, per un sapore sempre inalterato.
Curiosa la storia della Barbera del Monferrato Superiore “1930”: un vino invecchiato in legno, pensato per dare valore al territorio e per omaggiare il padre di Sabine, nel suo ottantesimo compleanno. Doveva essere una speciale edizione limitata, ma il suo successo è stato tale che continua a essere prodotta e amata.
Vino e sostenibilità
Per la produzione di grandi vini, si sa, l’attenzione deve iniziare in vigna, con il rispetto e la cura dei vigneti.
La coltivazione avviene tramite l’approccio dell’agricoltura integrata, basata su una combinazione di metodi che danno priorità a tecniche di coltivazione biologiche, con l’obiettivo di ridurre al minimo, e solo quando strettamente necessario, l’impiego di prodotti chimici.

In questo modo si protegge il terreno dall’impoverimento e si previene il rischio di malattie. Controlli periodici accompagnano queste pratiche, fino al momento della selezione, ancora oggi manuale, dei grappoli più sani e promettenti, da destinare alla cantina.
Questo approccio è testimoniato dalla certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).
Visite e degustazioni
La tenuta sembra avere il potere di attirare a sé solo wine lovers pronti a innamorarsene, lontana da quelle logiche del turismo “mordi e fuggi” tanto diffuse oggi.
L’ampia sala degustazioni, con le grandi vetrate affacciate sulle vigne e sul paesaggio collinare circostante, sembrano rivolgere un chiaro invito agli appassionati: prepararsi a degustare scordando l’orologio, prendendosi il tempo di capire, approfondire, conoscere davvero il vino, là nel territorio in cui nasce.

Questa è la concezione che guida ogni degustazione nella cantina: così ogni visita diventa occasione per conoscere a fondo anche la storia della Tenuta e dei suoi vini, le loro unicità, ma anche le peculiarità e l’identità del territorio, poi interpretato nel calice.
La degustazione diventa uno scambio, un momento di conoscenza reciproca che crea la magia: è raro che chi passa di qui non vi faccia più ritorno.
Wine resort: il perfetto retreat per wine lovers
Prendersi il giusto tempo, dicevamo: è proprio a questo scopo che la tenuta mette a disposizione degli enoturisti alcuni appartamenti, con ampi spazi interni ed esterni.
Tutto è studiato per consentire di godere appieno della pace offerta dal luogo: da qui anche la scelta di accogliere ospiti esclusivamente a partire dai 15 anni di età, mettendo la degustazione al centro di ogni esperienza.

Tenuta Tenaglia tra i regali di Natale 2023
L’autunno è una stagione perfetta per raggiungere la tenuta. Con la chiusura della vendemmia, i vigneti e i boschi che la circondano danno il meglio di sé, colorandosi di mille sfumature: perdersi con lo sguardo in tutto questo, mentre si sorseggia un calice di vino, renderà la degustazione ancora più immersiva e indimenticabile.
Visto l’avvicinarsi delle feste, il momento può diventare l’occasione per portarsi avanti con i regali di Natale, con le nuove proposte ad hoc, ideali per gli appassionati o più semplicemente per gli amanti del buon vino.
- Degubox Classic: un set di 6 vini giovani e amabili, selezionati per abbinamenti di naturale classe. All’interno: due bianchi per occasioni a base di pesce, il rosato per deliziare un aperitivo, il grignolino a rappresentare il Monferrato e una giovane barbera per i grandi classici a base di carne. A concludere la gamma, “Giorgio Tenaglia”, la barbera in barrique che incanta.
- Degubox Deluxe: un set di 6 etichette di prestigio, espressione del patrimonio di vigne antiche e botti di rovere francese. Un fresco bianco per le entrate, lo Chardonnay barricato, la Barbera d’Asti e due diverse interpretazioni di Barbera Superiore. Infine, il Syrah con la sua anima speziata.
- Calendario d’avvento: una selezione di 24 bottiglie scelte direttamente da Sabine per essere una sorpresa quotidiana in attesa del Natale.