I vini del Monferrato sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, ma, tra tutti, quello a cui viene automatico subito pensare è la Barbera, vero e proprio simbolo del territorio. Ecco le caratteristiche e come abbinarla per una perfetta degustazione in stile monferrino!
Caratteristiche organolettiche della Barbera d’Asti e del Monferrato
La Barbera è un vino intenso nel colore, con il suo rosso rubino, così come nei profumi, speziati, floreali, di frutta rossa, prugna e ciliegia. È un vino di elevata acidità, particolarmente piacevole e beverino.
È il vino principe delle tavole monferrine, adatto per accompagnare tutto il pasto, ma è ottimo anche da aperitivo come alternativa per chi non è amante dei classici bianchi.
Barbera del Monferrato e Barbera d’Asti: abbinamenti consigliati
Da buon vino rosso corposo, la Barbera si sposa alla perfezione con piatti ricchi di gusto, antipasti, primi o secondi. La Barbera è una presenza quasi scontata sulle tavole monferrine: i migliori abbinamenti li si ottengono con agnolotti, arrosti, carni rosse o piatti ricchi come il bollito misto alla piemontese.
Un calice di Barbera d’Asti DOCG si accompagna benissimo anche con un risotto, specie se al tartufo (altro vero Re delle nostre terre), salumi e formaggi.
Barbera d’Asti DOCG “Le Orme” 2019 – Michele Chiarlo (0.375l)
- Produttore: Michele Chiarlo
- Tipologia: rosso
- Vitigni: Barbera 100%
- Denomina9zione: Barbera d’Asti DOCG
- Annata: 2020
- Alcol: 13.5%
- A che temperatura: 18/20 °C
Dopo 16 mesi di affinamento, di cui una parte avviene in legno, questo vino è pronto per essere abbinato ai piatti più tipici della cucina piemontese, tra cui il fritto misto.
Oltre che essere un ottimo abbinamento però, la Barbera può diventare anche un interessante ingrediente per ricette: non si sbaglia certo scegliendola per preparare un brasato!
Barbera d’Asti DOCG e Barbera del Monferrato Superiore DOCG
La Barbera del Monferrato viene prodotta in circa 250 comuni sparsi tra Basso e Alto Monferrato, sia nella provincia di Alessandria, sia di Asti. Il vitigno risente molto delle specificità del suolo e con esso, conseguentemente, anche il prodotto finale.
Ecco perché in tutto il Monferrato sono ufficialmente riconosciute più varietà di vino Barbera:
- Barbera d’Asti DOCG
- Barbera d’Asti Superiore DOCG
- Barbera del Monferrato Superiore DOCG

Cosa significa Superiore?
La Barbera Superiore si differenzia dalla sua versione semplice per essere prodotta a partire dai grappoli migliori.
Per potersi fregiare dell’appellativo Superiore, il vino deve subire un invecchiamento minimo di 14 mesi, 6 dei quali in botti di legno e la gradazione alcolica minima è di 12,5°, contro i 12° della Barbera semplice.
La differenza tra una Barbera d’Asti DOCG e una Barbera d’Asti Superiore DOCG è notevole. Gli amanti dei vini rossi del Monferrato più freschi e beverini preferiranno sicuramente il primo, più leggero e dai sentori fruttati.
Al contrario la Barbera Superiore darà soddisfazione al palato di chi è in cerca di un vino di carattere, corposo e dal sapore complesso.
Barbera d’Asti Superiore DOCG “La Luna e i Falò” 2018 – Vite Colte
- Produttore: Vite Colte
- Tipologia: rosso
- Vitigni: Barbera 100%
- Denominazione: Barbera d’Asti Superiore DOCG
- Annata: 2018
- Alcol: 14%
- A che temperatura: 16/18 °C
Un rosso gustoso e sfaccettato, profumatissimo, frutto di una maturazione in barrique di circa un anno. Grazie ad attente tecniche in vigna e in cantina, questo vino assume un’eleganza ed una struttura invidiabili.
Barbera d’Asti DOCG
La Barbera d’Asti DOCG viene prodotta a cavallo delle provincie di Alessandria e di Asti, rispettivamente in 51 e 116 comuni. Nel 2000 sono state riconosciute 3 sottozone di produzione: Nizza, Tinella e Colli Astiani.
Il disciplinare di produzione della Barbera d’Asti DOCG, per la composizione del vino, prevede l’utilizzo di un minimo del 90% di uve barbera, il restante 10% d vitigni a bacca nera non aromatici autorizzati alla coltivazione in Piemonte.
Barbera d’Asti DOCG “Lavignone” 2020 – Pico Maccario
- Produttore: Pico Maccario
- Tipologia: rosso
- Vitigni: Barbera 100%
- Denominazione: Barbera d’Asti DOCG
- Annata: 2020
- Alcol: 13.5%
- A che temperatura: 16/18 °C
La vinificazione in acciaio lascia intatte tutte le qualità della Barbera, vitigno simbolo del Piemonte. Una buona struttura, armonia e persistenza sono le caratteristiche principali di questo vino.
Barbera del Monferrato Superiore DOCG
La Barbera del Monferrato Superiore DOCG viene prodotta in una zona compresa tra la provincia di Alessandria e quella di Asti, che in buona parte si sovrappone a quella di produzione della Barbera d’Asti DOCG.
La composizione della Barbera del Monferrato Superiore DOCG deve essere per un minimo dell’85% di vitigno Barbera, il restante 15% (massimo) può essere Freisa, Dolcetto e Grignolino, insieme o da soli.
Barbera del Monferrato Superiore DOCG “Cascina Rocca 33” 2017 – Vicara
- Produttore: Vicara
- Tipologia: rosso
- Vitigni: Barbera 100%
- Denominazione: Barbera del Monferrato DOCG
- Annata: 2017
- Alcol: 15%
- A che temperatura: 16/18 °C
Lungo, deciso, dotato di una lieve acidità e di una notevole persistenza, questo vino a base di Barbera in purezza riposa 6/8 mesi in botte prima di essere imbottigliato.
Barbera: vitigno e un po’ di storia
Tra tutti quelli coltivati in Piemonte e nel Monferrato, il vitigno Barbera è il più diffuso, ma la sua storia non arriva così tanto indietro nel tempo come invece accade per altri vini del Monferrato e del Piemonte, ad esempio Grignolino e Nebbiolo.

In ogni caso le origini del vitigno sono antichissime, nonostante c’è chi sostiene che le prime testimonianze scritte della presenza della Barbera (è tradizionalmente chiamata al femminile) sul territorio monferrino risalgano soltanto all’XVIII secolo.
Tuttavia si ipotizza che in Piemonte si fosse scritto della barbera già nel 1304, con il nome di Grissa (anche se non esistono prove inconfutabili che si tratti dello stesso vitigno) ma sono comunque stati rinvenuti dei documenti datati 1514 dove la citazione è invece chiarissima.
Nel tempo la Barbera è diventato il vitigno a bacca rossa più diffuso sul territorio piemontese.
Da vino di bassa caratura quale era considerata in passato, con l’evolversi delle tecniche e dei processi di vinificazione, la Barbera nel tempo ha raggiunto ben altri livelli.
Dalla sua vinificazione si possono ottenere ottimi vini da consumare giovani, così come si riescono ad apprezzare le sue evoluzioni in vini più strutturati prolungandone l’invecchiamento e l’affinamento.