Nel cuore di una delle sei core zones che compongono il cinquantesimo sito Unesco riconosciuto in Italia, ovvero quello dei celebri paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, sorge quello che si potrebbe definire un patrimonio nel patrimonio. Benvenuti all’Art Park La Court
L’arte in vigna a Castelnuovo Calcea nell’Art Park La Court
Siamo a Castelnuovo Calcea, all’interno della Tenuta Vitivinicola di Michele Chiarlo, celebre produttore di Barbera e di altri vini simbolo del Monferrato.
I paesaggi vitivinicoli sono, lo ha riconosciuto anche l’Unesco, vere e proprie opere d’arte. Ma qui, all’Art Park La Court, alla vena artistica della natura si è aggiunta anche quella dell’uomo, anzi, di tanti uomini che dell’arte hanno fatto uno strumento di racconto.

Parco Artistico Orme su La Court: un museo in vigna
Conosciuto anche come Parco Artistico Orme su La Court, dal nome dell’Associazione che vi organizza moltissimi eventi culturali, questo sito unico è un vero e proprio museo in vigna che celebra il lavoro umano e la meraviglia della natura che, insieme, sono in grado di dare frutti straordinari. Uno su tutti? Il vino, neanche a dirlo!
Il Parco è stato inaugurato nel 2003, ma il suo allestimento è in continuo aggiornamento, proprio come è in continua evoluzione il dialogo tra arte, territorio e uomo.
Il Percorso e gli artisti dell’Art Park
Il viaggio all’interno dell’Art Park è guidato da opere di numerosi artisti come Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle, ma Emanuele Luzzati è l’artista che, più di ogni altro, ha lasciato il segno in questo luogo, affidando in eredità moltissime opere che segnano un percorso guidato dai cinque elementi.

Si incontra subito, infatti, una delle sue installazioni più celebri: Madre Natura, che può essere osservata e vista secondo moltissime interpretazioni.
Il rumore dell’acqua, che scende lungo la pendenza della collina, richiama verso la zona dedicata al primo elemento naturale, dove una sirena di terracotta rende irresistibile la tentazione di proseguire. Così, si arriva al sito dedicato all’elemento del fuoco, dove un sole, all’interno di un astrolabio, sprigiona tutta la sua potenza. L’elemento dell’aria è rappresentato dal volo di uccellini colorati all’interno di grandi voliere.
L’aspetto alquanto inquietante di quelle teste in ferro conficcate in pali che, talvolta, si scorgono all’inizio di alcuni filari sarà smorzato una volta compreso il loro antico compito: secondo una credenza tradizionale, esse rappresentano i custodi della vigna. Piuttosto rassicurante, dunque!
Firmata da Ugo Nespolo è l’installazione dal titolo “La Porta sul Vigneto”: una vera soglia con vista vigna creata nel 2013, in omaggio al Nizza La Court Vigna Veja.
La scoperta va avanti o, se vogliamo, indietro, con l’Orma, l’opera dedicata alla custodia della memoria. Solo un colpo d’occhio può offrire una visione d’insieme sulla bellezza e, per questo, la Torretta in mattoni che rappresenta l’Osservatorio è il posto ideale per assegnare all’Art Park La Court un posto fisso nei ricordi.

Dopo aver vissuto questo posto come un adulto, non si può dimenticare di tornare bambini e c’è un solo modo per farlo da queste parti: salire su una delle panchine giganti del Monferrato di Chris Bangle, di cui si trova un esemplare tutto rosa proprio all’interno della Tenuta. Scesi dalla Big Bench, non si può non notare il quadro realizzato da Giancarlo Ferraris, in omaggio ad Umberto Eco.
Quando visitare il Parco La Court
L’Art Park è aperto tutti i giorni, dalle 9.00 alle 21.00, ma può succedere che, in occasione di interventi o di eventi particolari, le visite vengano sospese. Ecco perché è consigliabile chiedere conferma prima di raggiungere la Tenuta. L’ingresso è libero e la visita è possibile anche in sella alla propria bici.
Il gusto in cantina
Dall’arte in vigna, all’opera d’arte della vigna, il vino, il passo è breve.
Michele Chiarlo è wine maker dal 1956, ma la sua famiglia è da sempre legata al vino, fin dai tempi di Pietro Chiarlo.
“Il Gusto dell’estetica” è una delle sintesi migliori per spiegare la visione di Michele Chiarlo che parla con il linguaggio astratto dell’arte ispirandosi alla tradizione, ma si esprime anche attraverso il gusto concreto e ben presente dei suoi vini.
Ecco perché, dopo un viaggio nell’arte, la visita a Michele Chiarlo non può che concludersi con una degustazione.

Tour e degustazioni da Michele Chiarlo
Le cantine di Michele Chiarlo, dove vengono lavorate le uve che crescono immerse nell’arte dell’Art Park, si trovano a Calamandrana.
Le esperienze per enoturisti e wine lovers sono molto variegate:
- Premium Tour: una panoramica completa su uve e vini di Michele Chiarlo
- Barbere e Nizza: un focus su questi vini così rappresentativi di questo territorio
- Focus Nebbiolo: non solo Barbera da Michele Chiarlo, ma anche la possibilità di immergersi nel mondo del Nebbiolo, il re delle Langhe
- Top 5: una degustazione orizzontale dei migliori cru di Michele Chiarlo in annata corrente
Pic-nic in vigna
Il modo migliore per cogliere il gusto dell’estetica, però, è quello di prenotare un pic-nic tra le vigne de La Court! Il format prevede il ritiro del pranzo al sacco presso la Cantina di Calamandrana con consumo dove si vuole, ma meglio se in vigna!
La prenotazione è obbligatoria e prevede a scelta una borsa pic-nic o uno zainetto, ideale per i ciclisti, che, oltre a contenere vino e pranzo al sacco gourmet, includono anche telo, cavatappi e calici.