A circa 9 chilometri da Casale Monferrato si trova un piccolo agglomerato di case dalla storia particolarmente interessante: siamo a Coniolo, il “paese che visse due volte”.
- Introduzione
- La storia di Coniolo Monferrato, il paese che visse due volte
- Il Museo Etnografico di Coniolo
- Eventi: Coniolo Fiori
- Dove dormire a Coniolo
- Passeggiate e percorsi
Questo paese collinare del Monferrato casalese, che conta oggi meno di 500 abitanti, ha una doppia anima: la prima è la parte di borgo oggi visibile e visitabile, che si sviluppa su una collina panoramica affacciata sul Po, con la sua piccola piazza verdeggiante, il Belvedere che si protende verso le Alpi e la chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine posta in posizione privilegiata sulla cima del colle.
La seconda risiede nella memoria del borgo antico, il centro abitato che nei secoli passati si trovava poco più in basso, sul versante della collina. Oggi, di Coniolo Basso Antico resta solo una piccola altura con una folta macchia boschiva.

Ecco la storia di Coniolo Monferrato, il paese che visse due volte…
Siamo nella seconda metà dell’Ottocento, intorno al 1860: Coniolo è un paesino di circa mille abitanti su una bassa collina in riva al Po. Potrebbe sembrare un paese come tanti, se non fosse che il terreno su cui sorge il borgo nasconde un piccolo tesoro: è ricco di marna, un minerale particolarmente adatto alla produzione del cemento, che si sta rapidamente diffondendo come materiale principe dell’edilizia.
In poco tempo, i primi rudimentali scavi si trasformano in un’azione perforatrice massiccia: le cave di marna richiamano qui vari imprenditori e portano sotto terra moltissimi lavoratori (in condizioni, purtroppo, tutt’altro che piacevoli).
Nonostante l’imposizione di un’area di rispetto per garantire la sicurezza della zona, gli scavi si estendono ben oltre i confini consentiti. Così, alla fine dell’Ottocento, i primi segni dell’imminente disastro iniziano a mostrarsi: nelle case compaiono crepe sempre più profonde e frequenti, che ben presto si espandono dando origine a crolli, alcuni dei quali coinvolgono anche la chiesa del paese.
A quel punto la situazione è troppo grave per continuare a essere insabbiata e ignorata: così, entro il 1922, tutte le 84 case di Coniolo Basso, la chiesa e il castello vengono definitivamente abbandonati.
Ogni elemento possibile viene recuperato: i mattoni delle case, gli infissi, le porte e le tegole, tutto viene riutilizzato per ricostruire il paese più in alto, in cima alla collina, dove si trova attualmente.
Le attività minerarie continuano comunque fino agli anni Sessanta del Novecento.

Coniolo e il Museo etnografico delle Miniere
Il Museo etnografico, con sede presso Palazzo Comunale, permette di ripercorrere l’intera storia di quella disastrosa attività economica che è stata insieme fonte di sostentamento e rovina di Coniolo Basso Antico.
Le sale del museo etnografico di Coniolo rivelano, attraverso cimeli ed esposizioni multimediali, la vita quotidiana degli uomini, delle donne e dei bambini che lavoravano come minatori.
Il museo ospita antichi attrezzi, documentazioni e riproduzioni delle cavità minerarie e dell’antico abitato crollato, così come una ricostruzione fedele di un tratto di miniera da attraversare.
Per prenotazioni e orari di visita, è possibile consultare il sito del Comune di Coniolo.
Il Museo Etnografico “Coniolo, il paese che visse due volte”
Il Museo racconta la storia unica di un piccolo paese del Monferrato, Coniolo, nato ai piedi di una collina e letteralmente “spostato” nel corso del secolo scorso.
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Coniolo Fiori 2025
Nel mese di maggio, il paese di Coniolo si anima di colori e profumi con Coniolo Fiori, manifestazione florovivaistica che richiama appassionati da tutto il Nord Italia. Quest’anno, la mostra mercato si terrà sabato 17 e domenica 18 maggio e, come di consueto, ospiterà laboratori e visite guidate.
Saranno presenti oltre 90 espositori, tra cui alcuni dei vivaisti più importanti d’Italia.
Dove dormire a Coniolo
Il forte legame di Coniolo con il suo curioso passato continua a vivere anche nella casa di fine Ottocento trasformata nel b&b Döit e nelle sue accoglienti stanze, Gemma, Geltrude, Attilia e Pinota, chiamate così come omaggio alle nonne dei proprietari.

Qui, in una splendida posizione panoramica affacciata sull’arco alpino e sulla piana del Po, mobili dal fascino antico dialogano con un elegante stile contemporaneo, creando ambienti nei quali rilassarsi e sentirsi accolti.
Una ricca colazione con prodotti chilometro zero accompagna nel migliore dei modi ogni inizio di giornata, trascorsa a esplorare i dintorni o, semplicemente, a gustarsi la pace e il verde che regnano tutt’intorno.

Una passeggiata a Coniolo e dintorni
Siete appassionati di trekking e camminate, e volete unire a una gita a Coniolo anche una giornata in cammino? Allora, Coniolo è il perfetto punto di partenza (o di arrivo) di un percorso di 6 ore circa tra le verdi colline del Monferrato Casalese!
Il percorso da Coniolo a Camino si snoda nel verde e, nelle giornate più limpide, regala una vista indimenticabile sull’arco Alpino. Il percorso, che da Coniolo giunge prima a Pontestura e infine a Camino, ha inoltre diversi affacci sul Po e sale fino al Castello di Camino, imponente struttura che resterà visibile all’orizzonte per buona parte dell’itinerario.
Per chi, invece, volesse regalarsi una passeggiata più breve, da Coniolo Alto è possibile imboccare Strada Coniolo Basso e raggiungere in pochi minuti il parco fluviale del Po, dove si diramano sentieri che costeggiano il fiume, per poi risalire verso il centro abitato di Coniolo.
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